Guida "METODO FERRI" a cura di EMMA RITA FERRI - Tutti i diritti riservati
Verso del Piccione (VdP)

Esercizi quotidiani

Esercizi quotidiani

Esercizi da effettuarsi al mattino e prima della lezione di riabilitazione

Verranno elencati di seguito alcuni esercizi da eseguire ogni mattina per affrontare meglio la giornata, soprattutto prima della terapia riabilitativa.

 

CONSIGLI DI RITA

(Come affrontare al meglio la giornata e raggiungere buoni risultati con la nuova voce)

Al mattino:

  • Fare dei massaggi collo-spalle, collo-torace, e viceversa
  • Fare delle piccole palpazioni sotto il collo fino a procurarsi la tosse (molto importante perché ci libera dal deposito della notte ed eventuali residui di catarro verranno eliminati).
  • Fare degli impacchi caldi al collo (come già spiegato)
  • Fare movimenti rotatori con la testa: portare con gesti molto lenti la testa a destra poi a sinistra cercando di tirare al massimo i nervi del collo mantenendoli così morbidi ed elastici, portare all’indietro la testa cercando di fare il verso del piccione che vi ho tanto spiegato.
  • Non dimenticare l’esercizio della lingua e cioè farla girare intorno ai denti, con la punta della lingua cercare di toccare la tonsilla di destra e di sinistra e girare la lingua completamente all’indietro.

 

Questi semplici esercizi sono molto importanti per mantenere morbidi i movimenti della lingua che ci permette di pronunciare meglio le nostre parole. Importante anche l’esercizio dell’aria dal naso necessaria per continuare a sentire gli odori e per poter ancora soffiare il naso. Soprattutto vi dico di non bisbigliare mai ma cercate sempre di fare qualsiasi rumore. È quello che conta per imparare ad usare la nuova voce.

Fare impacchi caldi al collo, usando piccole spugne immerse in acqua calda e ben strizzate: appoggiarle sul collo e sulle spalle. Questo permetterà di ottenere un buon rilassamento dei muscoli del collo per agevolare gli esercizi successivi.

Eseguire i seguenti massaggi, previa applicazione di creme idratanti sui polpastrelli per una buona lubrificazione

a) Collo-Spalle: con le mani a piatto, esercitare una moderata pressione con i polpastrelli, partendo dai padiglioni auricolari, proseguendo verso le spalle e viceversa

b) Collo-Torace: allo stesso modo partire dal margine inferiore del tracheostoma, proseguire a raggiera sull’area pettorale e viceversa.

c) Sottomentoniero:

1. allo stesso modo proseguire dal mento al margine superiore del tracheostoma

2. con i polpastrelli dei pollici esercitare una moderata pressione proseguendo dal margine superiore del tracheostoma al mento

N.B.: quest’ultima pratica potrebbe stimolare degli accessi di tosse, soprattutto massaggiando il tratto immediatamente al di sopra del tracheostoma; tutto ciò non deve destare preoccupazione, anzi aiuta a liberare le vie aeree e l’ipofaringe  dai ristagni di secrezioni.

Training per il miglioramento della fluenza

La fase finale del percorso riabilitativo consiste in un perfezionamento per rendere l’eloquio il più fluente e intelligibile possibile.

Il risultato finale comporta una completa indipendenza fra funzione respiratoria e nuova funzione fonatoria. Un esercizio utile per rinforzare questo schema è ben illustrato nella figura successiva.

4. Esercizi di stretching dei muscoli facciali (vedi figure 1,2,3  e video al punto 4).

N.B.: questo esercizio oltre a permettere un adeguato stretching di mucosa e muscoli faringei, aiuta nel controllo del soffio tracheostomico, impedendo gli “sbuffi” di aria.

Esercizi linguo-facciali e stretching dei muscoli cervicali, facciali, orali e faringei ai fini di tonificare ed elasticizzare i muscoli e la mucosa coinvolti nella produzione della neo-voce:

1. Lenti movimenti di rotazione e successiva flessione del capo senza respirare (a polmoni vuoti) eseguendo correttamente  la pompa (VdP).

(Importante: questi esercizi vanno fatti in assenza della canula del tracheostoma).

2.Eseguire il precedente esercizio associandolo a stretching dei muscoli facciali.

  (Importante: questi esercizi vanno fatti in assenza della canula del tracheostoma).

3. Eseguire ripetutamente la pompa (VdP) durante lenti movimenti antero-posteriori del capo, partendo da una posizione flessa anteriormente fino all’iperestensione completa e viceversa.

(Importante: questi esercizi vanno fatti in assenza della canula del tracheostoma).

N.B.: questo esercizio oltre a permettere un adeguato stretching di mucosa e muscoli faringei, aiuta nel controllo del soffio tracheostomico, impedendo gli “sbuffi” di aria.

4. Esercizi di stretching linguali: iperprotrusione mediana e lateralizzata (linguaccia), rotazione intra-orale (farla ruotare intorno ai denti, poi portare indietro la punta cercando di toccare prima la tonsilla di destra e poi quella di sinistra o viceversa).

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